L’Europa dice basta al fumo all’aperto: i nuovi divieti riguarderanno anche lo svapo. Vediamo di cosa sta discutendo la Commissione.
La lotta al tabagismo prosegue in tutta Europa, tanto che la Commissione ha proposto nuovi divieti riguarda al fumo all’aperto. Nel mirino non ci sono soltanto le classiche sigarette, ma anche tutti gli strumenti che si utilizzano per lo svapo, perfino quelli privi di nicotina.
Europa, basta fumo all’aperto: nel mirino anche lo svapo
Martedì 17 settembre 2024, la Commissione europea ha presentato una bozza riguardante la lotta al tabagismo. Il testo contiene una stretta sul fumo all’aperto, compreso lo svapo. In Europa, sempre se i nuovi divieti dovessero entrare in funzione, scatterà il divieto per: bar e ristoranti all’aperto, fermate degli autobus e luoghi frequentati dai bambini, come parchi e zoo, o da pazienti, quali ospedali e ambulatori.
L’obiettivo della nuova proposta è combattere il fumo passivo, che genera malattie respiratorie e cardiovascolari croniche, e raggiungere una generazione tabacco free entro il 2040. Stando ai dati forniti dalla Commissione europea, circa il 9% delle patologie che interessano cuore e polmoni sono causate dall’esposizione al fumo passivo, così come il 2% dei decessi.
La lotta al tabagismo coinvolge sia le classiche sigarette che quelle elettroniche e i dispositivi con tabacco riscaldato, con o senza nicotina. Questo perché si ipotizza che anche le alternative alle bionde siano in grado di emettere sostanze tossiche che rappresentano un potenziale danno per chi non fuma. Inoltre, sembra che lo svapo spinga, in un secondo momento, all’utilizzo delle cicche tradizionali.
Quando entreranno in vigore i divieti sul fumo all’aperto?
Il nuovo stop al fumo riguarda tutti gli spazi all’aperto, non solo quelli pubblici. La Commissione europea, infatti, ha esteso i divieti a tutte le aree ricreative come parchi giochi e di divertimento e piscine. Non solo, ci sono anche le aree esterne di scuole, ospedali e altri edifici e le fermate dei mezzi di trasporto. La normativa, sempre se dovesse entrare in funzione, riguarderà l’intera Europa, ma ogni singolo Paese avrà la possibilità di scegliere se attuarla o meno e le modalità con cui farlo.